La Conquista spagnola
Nello stesso anno, il conquistatore spagnolo Francisco Pizarro attraccò sulla costa del Perù con due navi che trasportavano
circa 150 soldati, tre canoni, cavalli e armi. L'impero Inca era indebolito a causa della guerra civile,
e dalle epidemie di vaiolo e morbillo. Atahualpa aveva appreso che gli stranieri erano in cerca di oro
ancora prima dell’incontro con Pizarro e i suoi uomini che avvenne a Cajamarca nel 1532. Atahualpa si
presentò in tutto il suo splendore, circondato da molte migliaia di guerrieri, ignaro della minaccia
rappresentata dalla Spagnoli. Sottovalutò la loro avidità per l'oro e l'argento, che per gli Inca non
avevano alcun valore materiale, ma solo un valore simbolico e sentimentale. Descrivevano infatti l'oro
come "sudore del sole" e l'argento come "sudore della luna" e utilizzavano questi metalli per rendere
omaggio a Padre Sole e Madre Luna.
Pizarro e i suoi seguaci catturarono Atahualpa in un attacco a sorpresa e massacrarono circa 4.000 indigeni.
A quel tempo, la Spagna era la nazione leader militarmente con la più avanzata tecnologia bellica, i
guerrieri Inca, con le loro armature in cuoio e le armi di legno, non potevano competere con i cavalli,
moschetti, armature e armi di acciaio.
Atahualpa promise a Pizarro che avrebbe riempito la stanza in cui era tenuto prigioniero fino al soffitto
con oro e argento in cambio della sua liberazione. Ricevuto il riscatto in oro e argento raccolto da
tutte le parti dell'impero, Pizarro informò Atahualpa del suo piano per nominare Inca, Wuascar. In risposta,
Atahualpa pensando di essere stato tradito dal fratello lo fece uccidere. Atahualpa non fu rilasciato,
ma condannato a morte in un processo farsa da Diego de Almagro per fratricidio e altri reati, poi giustiziato.
Il piano di Pizarro aveva avuto completo successo..