La tradizione andina consiste in un insieme di tecniche energetiche facili da imparare e da eseguire il cui scopo è di produrre benessere per il corpo e per la mente, migliorando la relazione con sé stessi e con gli altri. Spesso questa tradizione viene indicata dai Maestri come un’arte. Non ci sono dogmi da seguire o qualcuno che ci dice cosa fare, cosa è meglio o più giusto per noi stessi. L’obiettivo è apprendere le varie tecniche, sapere a cosa servono e successivamente farne esperienza praticando, costruendo un personale esperienza e osservando i cambiamenti concreti nella propria vita. Diventare autonomi e responsabili del proprio cammino di crescita per sviluppare guarigione, benessere e consapevolezza è l’obiettivo principale di questa tradizione. Tali insegnamenti hanno origine nella cultura spirituale Inca ed in particolare nell’area peruviana di Cusco e Q’ero. Don Juan Nuñez del Prado, antropologo e maestro dell’Arte Spirituale Andina, fu il promotore a livello internazionale degli insegnamenti ricevuti da maestri considerati i massimi esponenti della tradizione Inca. Il contenuto viene arricchito dagli insegnamenti ricevuti da Massimo Romagnolo, nei suoi anni di ricerca nelle comunità indigene di Q’ero, Cusco, Ausangate e Titicaca. Gli insegnamenti del Chaupy, che in quechua significa centro o nel mezzo, provengono da uno dei massimi esponenti dell’Arte Spirituale Andina Don Andres Espinosa (maestro della comunità Q’ero). E’ la parte della tradizione che si occupa delle relazioni sociali, dell’apertura del cuore e della guarigione della propria storia personale e degli antenati. L’insieme di pratiche energetiche e conoscenze che si apprendono supportano la consapevolezza di come gestire in maniera funzionale la propria energia rispetto a sé stessi e alle relazioni con per generare benessere e armonia nella propria vita.